Facebook ha annunciato l’arrivo del Feed Quality Panel una nuova funzionalità che ci permetterà di valutare i contenuti più interessanti e quindi di arricchire l’algoritmo delle nostre news feed con un criterio di rilevanza. Il social network padrone del mercato ha già condotto uno studio su un campione di utenti chiedendo loro di votare da una a cinque stelle ogni storia comparsa sulla loro home di Facebook.
“Da questa ricerca siamo in grado di capire meglio quali storie le persone vorrebbero vedere in alto nella loro News Feed anche se decidono di non cliccare o commentare”
spiegano gli ingegneri di Facebook nella nota comparsa il 1 Febbraio.
Nella stessa nota viene prospettato la possibilità in futuro di avere due news feed: una che premia i contenuti con cui la nostra rete sociale interagisce, e uno con una selezione in base alle preferenze espresse.
Sull’effetto che avrà il Feed Quality Panel sulle pagine, Facebook non conferma né smentisce se ci saranno aumenti o diminuzioni della visibilità organica, ma una cosa è certa: se il numero di click sui post non corrisponde al numero di persone che hanno espresso preferenza per quelle stesse storie, in quel caso le pagine saranno penalizzate. Un ulteriore tentativo di annientare il clickbaiting dunque, ovvero contenuti – perlopiù link – con un titolo fatto per acchiappare click ma che poi al suo interno riportano ad esempio una notizia non vera o volutamente ingannevole.
L’introduzione della doppia News Feed è sicuramente un aspetto positivo per tutti gli editori e per gli utenti che vogliono utilizzare la piattaforma soprattutto per informarsi, mentre con la sola visualizzazione basata sull’engagement alcune notizie venivano riproposte anche dopo giorni solo perché le persone continuavano a commentarla. Allo stesso tempo è una mannaia per la pluralità delle opinioni e di conseguenza per la formazione dello spirito critico: già su Facebook vediamo agire elementari meccanismi di ascolto selettivo da parte degli utenti- come cancellare gli amici che hanno pubblicato post da noi giudicati inappropriati – e ora il Feed Quality Panel restringerà ulteriormente i messaggi a cui saremo esposti a quei solo che si trovano già in linea con le nostre idee.
Il grande punto interrogativo restano sempre le pagine che sempre nella suddetta nota a parer di Facebook non dovrebbero incoraggiare gli utenti all’azione perché “questo potrebbe causare solo un temporaneo picco di visibilità che potrebbe essere ribilanciato nel tempo”. Insomma meno call to action e più sponsorizzazioni? Ovviamente Zuckerberg fa gli interessi dell’azienda ma non dimentichiamo che il dialogo con le persone è la base di una rete sociale, e siamo sicuri che il Feed Quality Control non potrà che darci una grande mano per conoscere sempre meglio la nostra audience.
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